Origini della Calamarata
In Campania, la Calamarata viene spesso preparata con sugo di pomodorini datterini o anche con sugo di pomodoro del piennolo. Molto spesso al sugo vengono anche aggiunti bocconcini di pesce o tocchetti di molluschi.
Le diverse ricette con cui preparare la Calamarata
Come ogni tipo di ricetta possono esistere una molteplicità di versioni: da quella in bianca, che somiglia molto alla cosiddetta Calamarata di Totani, a quella con sugo di pomodoro. Ma molti preparano la Calamarata con verdure accompagnate a frutti di mare: la più diffusa è sicuramente la ricetta con broccoli e gamberi, ma anche molto utilizzata quella con zucchine e polpa di granchio.
Quale la migliore ricetta per la Calamarata?
La ricetta più comune è quella molto semplice ma con un risultato davvero gustoso. Sia gli ingredienti che i passaggi per prepararla sono pochi. La pasta utilizzata deve essere di qualità, per questo si consiglia di utilizzare la Calamarata di Gragnano IGP, che non scuoce; successivamente si deve ultimare la cottura con il sughetto di pesce, che rende il tutto cremoso. La pasta molto spesso è preferita al dente, e da questa preparazione base si possono aggiungere tutte le varianti di ricette prima elencate.
La Calamarata è un piatto adatto a tutte le stagioni e per tutte le festività o occasioni particolari: in estate i napoletani la mangiano in famiglia, nei pranzi domenicali, ma anche il natale è l'occasione giusta per degustare uno splendido piatto di Calamarata, magari accompagnata da verdura e pesce.
Le varianti sono tante, ma quello che conta è la pasta di qualità. Diffidate dalle imitazioni, la Calamarata è IGP e quella di qualità è identificata geograficamente nell'area di Gragnano e del Napoletano, dettaglio importante se si vuole ottenere un risultato davvero buono.
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