Conservare il cibo sott'olio è diventata, ormai, una piccola tradizione soprattutto nel sud Italia, si tratta, infatti, di inserire in un barattolo pieno d'olio qualsiasi cosa di genere alimentare e lasciarlo chiuso, così da poter gustare a pieno il gusto di tale alimento anche fuori stagione. Fra le tantissime conserve di verdure e salumi vari, vi sono le conserve, oltretutto, anche di pesce e di carne bianca, il tutto conservato anche in gelatina (almeno per quanto riguarda la carne). Le origini di questa antichissima conserva sono ormai longeve, basti pensare che la conserva esiste sin dai tempi dei nostri avi con la famosa conserva di passata di pomodoro. Il pomodoro, dunque, oltre ad essere l'ortaggio italiano per eccellenza, venivano preparati in tale modo, filtrati così da far passare il succo di tale ortaggio in una bottiglia di vetro (si preferisce alla plastica così da non contaminare il sapore) e lasciato riposare, così da utilizzare la passata ogni volta che si desiderava.

Cibo sott'olio: quali sono gli alimenti da poter fare?

È estremamente importante il fatto che gli alimenti debbano essere sommersi sino all'ultimo cm dall'olio, così da non far passare dell'aria all'interno del barattolo e creare batteri, soprattutto la comparsa del botulino, ovvero un particolare batterio molto pericoloso per le conserve, il quale tende a produrre delle tossine particolarmente velenose per l'organismo umano. Talvolta, se si è inesperti, si prende sottogamba questo genere di conserve, ed anche se vi si sporgono della bolle d'aria, non si dà molta importanza, ed invece è un'azione errata! Infatti, anche le bolle d'aria che si creano nel barattolo possono contaminare il sapore con i batteri. Per quanto riguarda la conservazione, soprattutto quella sott'olio, non si può di certo non citare le conserve fatte dalle verdure e dagli ortaggi di stagione, come ad esempio: i funghi, le melanzane, i peperoni, i carciofi ed altri gustosi cibi, mentre, se ci si rivolge ad altre tipologie di conserve, è bene sapere che esistono in commercio anche le conserve di pesce. Le conserve di pesce, contrariamente a quanto si possa pensare, sono sempre esiste sin dai tempi antichi, ma al giorno d'oggi, sono sempre meno le persone che tendono a conservare il pesce, eppure in commercio vi sono le conserve: basti pensare alle scatolette sott'olio di tonno, sgombro ed il gustoso salmone. Uno dei più preziosi vantaggi da avere delle conserve di cibo sott'olio nella proprio dispensa, è quella di avere dei prodotti da gustare anche fuori stagione, così da avere anche un pratico tornaconto economico, in quanto non vi è in alcun modo il bisogno di acquistare tali alimenti fuori stagione, quando si hanno tali conserve in dispensa. Insomma, avere dei prodotti sott'olio può davvero essere un toccasana per il palato, oltre che per la mente, in quanto è un'attività che tanti dei propri antenati facevano, per cui, è un ottimo modo per essere impegnati e, perché no, far divertire anche i più piccoli. Per quanto riguarda la conserva di pesce sott'olio, diventa un po' più longeva la preparazione, in qaunto serviranno all'incirca 40 minuti e la preparazione è la seguente: comprare il pesce fresco e soprattutto senza spine (si può tranquillamente far fare questo passaggio dal pescivendolo di fiducia se non si è capaci), tagliarne le parti in dei pezzi grossolani e inserire il tutto nel barattolo con dell'olio. Se invece si desidera una preparazione molto più leggera, si può riempire il barattolo di vetro con dell'olio extra vergine di oliva e olio di semi di girasole e il pesce può esere aromatizzato con altre spezie, come ad esempio del pepe in grani. Il risultato sarà ottimale e duraturo, per cui se si preferisce avere delle conserve buone e di prima qualità nella propria dispensa, abituarsi a tali preparazioni può solo che giovare l'alimentazione ed anche il corpo.

Sott'olio in gravidanza: si può ingerire alimenti sott'olio?

Gli alimenti sott'olio, quando si è in un stato interessante, non è consigliato mangiarne. Sarebbe meglio non ingerire alimenti sott'olio per un motivo ben preciso: fattore igienico. Ingerire dei prodotti sott'aceto, così come gli alimenti sott'olio, di per sé non hanno una natura nociva, al contrario, però la nocività arriva nel momento in cui durante la conservazione o preparazione si iniziano ad infiltrare le pericolose muffe e batteri, cose che non fanno assolutamente bene all'organismo umano, oltre che ad una donna in stato di gravidanza. Per cui, quando si aspetta un bambino, bisogna seguire delle regole molto dure, così da evitare rischi in gravidanza e la salute del bambino ed anche della mamma! Per cui, se si vuole consumare un prodotto sott'olio è più che giusto farlo, però bisogna evitare assolutamente i prodotti fatti in casa e magari scegliere quelli da supermercato, i quali saranno stati sicuramente più controllati e, di conseguenza, più sicuri a qualsiasi rischio alimentare. Inoltre, è bene sapere che bisogna terminare i prodotti entro uno o due giorni dall'apertura, conservando il barattolo in un luogo asciutto (come ad esempio il frigorifero) e, lì dove fosse possibile, bisogna cercare di mangiare prodotti sott'olio o sott'aceto cotti.

Come si preparano i prodotti sott'olio?

L'olio è un ingrediente antico, usato da sempre per condire il cibo e farlo diventare più saporito. Ad oggi, l'olio, è usato anche per le conserve alimentari di qualsiasi genere, eppure, quando ci si ritrova davanti a tale scopo, non si sa bene da dove iniziare. L'olio è un agente del tutto naturale usato per la conservazione con una leggera funzione prettamente antisettica, per cui, è indicato soprattutto per tali conserve, stando ben attenti al fatto che non deve essere messo a contatto con infiltrazioni d'aria. Le conserve si preparano in pochi e semplici passaggi: prima di tutto, bisogna tagliare a piccoli dadini o strisce il prodotto scelto (carne, verdura o pesce), inserire il tutto nel barattolo di vetro precedentemente sciacquato e ricoprire fino al bordo con dell'olio per poi chiudere molto bene. Se si preferisce gustare al meglio i prodotti sott'olio, c'è da sapere che il gusto toccherà l'apice verso i tre mesi di conservazione e, di conseguenza, può essere mangiato, tuttavia se i prodotti sono stati preparati in modo decoroso, possono essere tranquillamente consumati entro un anno dalla conserva senza alcun tipo di problema. Per quanto riguarda la tipologia di olio, è importante sapere che il miglior olio che si possa usare è proprio quello extravergine di oliva, in quanto tale tipologia di olio ha una forte resistenza contro l'ossidazione, per cui diventa molto più sicuro anche grazie al fatto che contiene al suo interno una maggior componente di acido grasso.

Alimenti sott'olio: come capire se un prodotto è stato contaminato e non va assolutamente ingerito?

Quando si è a contatto con del cibo sott'olio, è molto importante capirne lo stato, in quanto (soprattutto se si è alle prime armi) diventa molto semplice l'inserimento di batteri, i quali fanno in modo che l'alimento sott'olio vada a male e che l'occhio umano nemmeno se ne accorga. I principali fenomeni che accadono quando il cibo viene contaminato sono i seguenti: il coperchio diventa molto più gonfio, sintomo di un infiltrazione di aria, la presenza importante di bollicine che vanno dal fondo del barattolo fino alla superficie e l'olio diventa molto più scuro ed opaco.
Insomma, bisogna prestare particolare attenzione a tali passaggi, c'è bisogno soltanto di un po' di attenzione in più, così da poter gustare a pieno il gustoso sapore del cibo sott'olio.

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